Ben 285 posti barca in acqua e 6.500 mq di cantiere a terra: bastano due numeri per comprendere le potenzialità di Moniga Porto Nautica, che sulla costa bresciana del Lago di Garda offre una serie di servizi agli armatori Cranchi ma, ovviamente, non solo a loro.

ALBERTO MONDINELLI

Il Lago di Garda è un vero paradiso per i diportisti. Lo sanno da tempo le migliaia di turisti tedeschi che da sempre affollano le sue rive, ma lo stanno scoprendo anche molti italiani, soprattutto del Nord Italia, che lo trovano molto più facile da raggiungere delle mete marine.

Ne consegue che il diporto sul Garda è sempre stato florido, offrendo la possibilità di avviare diverse attività legate alla nautica, sia all’assistenza sia al commercio di barche a vela come a motore.

Moniga Porto Nautica: dal 2005 sempre in crescita

Laura Fadabini è certamente da annoverare tra gli imprenditori nautici gardesani più attenti e motivati nel cogliere tutte le opportunità offerte dal lago. Del resto, come abbiamo già avuto modo di ricordare in precedenti articoli, la storia di Moniga Porto Nautica è relativamente recente: è infatti del 2005 il primo insediamento che, cresciuto anno dopo anno, conta oggi 285 posti barca in acqua.

“Grazie a un nuovo ampliamento disponiamo oggi di 6.500 mq di rimessaggio coperto, di cui una parte dedicata al cantiere per le manutenzioni e le riparazioni e ai rimessaggi coperti – racconta Stefania Fadabini, responsabile marketing -. A questi si deve aggiungere, novità recente, il ‘Marina Food & Drinks’, un ristorante e bar aperto a tutti, ma pensato soprattutto per i nostri clienti, che possono così trovare un luogo accogliente per proseguire la giornata dopo l’uscita in barca o per fare colazione la mattina prima di prendere il largo”.

 

Frequentatori in arrivo da tutta Europa

La tipologia della clientela si è evoluta nel corso degli anni. Sempre Stefania Fadabini ci racconta che se prima gli italiani erano in maggioranza, ora un buon 50% dei frequentatori di Moniga Porto Nautica sono stranieri, in prevalenza tedeschi, da sempre affezionati al Garda, ma ora anche olandesi e belgi, oltre a vari diportisti provenienti dai Paesi dell’Est.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Cranchi E26 Classic, motoscafo di 7,85 m, ha due posti letto più un bagno ed è disponibile in molti colori sia per lo scafo sia per le cuscinerie. Ha un motore a benzina di 280 o 350 cv per 38 nodi di velocità massima.

 

Netta invece la prevalenza di ‘motoristi’, che furoreggiano nel basso Garda lasciando ai velisti il ventoso Nord. E tra loro c’è da rilevare una preferenza per le barche diurne con motorizzazioni entrofuoribordo, ma anche una significativa quota di stranieri, che in barca ci vivono tutta la vacanza e quindi privilegiano i cabinati per ovvie ragioni.

 

Il cliente al centro dell’attenzione

“L’attenzione al servizio è uno dei nostri tratti caratteristici – spiega Stefania Fadabini -. Abbiamo parlato del ‘Marina Food & Drink’, ma è soprattutto in cantiere dove concentriamo la nostra attenzione. Siamo certificati per la manutenzione e il montaggio di sistemi Garmin, Raymarine, Navionics, Fusion, Quick e Webasto e in grado di garantire una pronta assistenza a tutti i nostri clienti; siamo anche certificati ADAC come richiesto da molti diportisti tedeschi”.

L’attività fa in modo di creare anche stimoli divulgativi per le barche di Cranchi: “Da tre anni organizziamo il nostro ‘Cranchi Yachts Boat Show Lago di Garda’: dopo i saloni di Cannes e Genova diventa l’occasione per incontrare i contatti delle fiere, ma anche agganciare nuovi potenziali clienti. In particolare, per i modelli Cranchi che riusciamo a esporre, quest’anno quattro da 26 a 46 piedi, notiamo sempre l’apprezzamento dei visitatori per la qualità delle finiture e dei materiali, oltre al design molto ricercato. Dare la possibilità alla gente di vedere le barche da vicino e, magari anche provarle, è sempre molto utile per spingere le trattative”.

 

Moniga Porto Nautica: con Cranchi dal 2017

La struttura di Moniga è relativamente giovane all’interno della rete dei dealer Cranchi che in realtà vanta delle collaborazioni pluridecennali. “È vero – conferma Stefania Fadabini -, il primo approccio c’è stato nel 2016 per concretizzarsi l’anno seguente. Una collaborazione che è cresciuta con noi e con la piena soddisfazione dei nostri clienti, che hanno mostrato di apprezzare molto i più recenti modelli Cranchi, in particolare l’A46 Luxury Tender che sembra proprio pensato per il nostro lago”.

Uno scorcio della banchina di Moniga Porto Nautica con una line-up di barche Cranchi. Al centro si nota il nuovo A46 LX con le sue murate abbattibili. La barca è lunga 14,25 metri e il suo progetto gli dà notevoli potenzialità di utilizzo tanto sui laghi quanto nello yachting di lusso.

 

Moniga Porto Nautica: i contatti

Un’azienda di successo è fatta anche di persone: se Laura Fadabini e Roberto Vassalli sono gli amministratori, i ruoli operativi, vero riferimento per tutti i diportisti e i clienti Cranchi, sono la già citata Stefania Fadabini, responsabile marketing, Marco Fadabini, responsabile del cantiere, Fabio Vanni e Andra Paraschiv per gli aspetti di natura commerciale e front office.

 

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